WANDA GUANELLA GSCHWIND E VARLIN
WANDA GUANELLA GSCHWIND E VARLIN
L’AMICIZIA CON WANDA
GUANELLA GSCHWIND, IL RICORDO DI VARLIN E LA VAL BREGAGLIA
Tutte le immagini
della presente sezione sono pubblicate su concessione
dell’autrice.
Wanda
Guanella Gschwind, vive lavora a Borgonuovo di Piuro, in Val Bregaglia
ai confini di quell’Engadina che tanta importanza ha avuto nella sua vita e
nella sua Opera.
Dopo aver soggiornato presso Gottardo Segantini al Maloia, con viaggi di
studio  a Milano e a Parigi – in un ponte ideale tra Parigi e la Bregaglia
s’è quindi ritrovata con naturalezza  nel filone di Alberto Giacometti e
Willi Varlin.
Wanda Guanella , dopo il 1966, con il matrimonio s’è stabilita a Saint
Moritz (dove tuttora   mantiene la residenza ufficiale).  Ha avuto due
figli.
Nel clima di scambi intensi favoriti dalla posizione particolare di questa
parte della Svizzera, Wanda Guanella si è aperta ad alcune significative
esperienze mitteleuropee (in particolare l’Espressionismo ).
Sue Opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, nel nostro paese
e all’estero.
WANDA GUANELLA GSCHWIND E VARLIN
Ritratto di Varlin fatto a memoria

WANDA GUANELLA GSCHWIND E VARLIN
Ritratto di Luigi Valsecchi

Varlin (1900-1977), venne al
mondo  a Zurigo con il nome di Willy
Guggenheim. Nel 1930 conosce il famoso collezionista Leopold Zborowki a
Parigi, scopritore di Soutine, che gli suggerisce di assumere uno
pseudomino e sceglie quello di “Varlin”, eroe della Comune di Parigi, grande
rivoluzionario e amico di Courbet.
Nel 1950 conosce Franca Giovanoli, che sarà la sua modella preferita e poi
sua moglie. Si ritirò a Bondo in Val Bregaglia (Svizzera ), più per amore
della moglie che del luogo.
Da questa posizione “privilegiata” Varlin , grazie ai suoi contatti con
intellettuali della cultura tedesca e italiana fece da ponte fra i due
mondi. Giovanni Testori gli fece fare una mostra alla Besana di Milano nel
1976: Varlin fece una battuta, durante l’intervista: “E’ l’artista che
caratterizza un villaggio…”
Il più grande quadro della mostra di Milano,
dalle enormi dimensioni di 3 x 8 metri , al quale si riferiva Varlin, è
“GENTE DEL MIO VILLAGGIO”, dipinto  con le caratteristiche pennellate
movimentate  dell’Artista. Questo quadro  oggi è conservato nella sala
GIACOMETTI-VARLIN della CIASA GRANDA a STAMPA.
La Bregaglia, terra d’artisti, patria dei Giacometti e d’adozione per Varlin, ha sicuramente caratterizzato i suoi artisti ma tanto  ugualmente ne è
stata caratterizzata.
Wanda Guanella ha stabilito un sodalizio con me (Luigi Valsecchi) perchè ci riconosciamo
nelle parole di Giovanni Testori su Varlin: “Nei suoi metri e metri di tela
dipinta che equivalgono a uno sterminato affresco tutto croci  e
fulgori…………e piazza la più grande e completa accolta di personaggi
e di “RITRATTI” che il nostro secolo abbia conosciuto.”

Luigi Valsecchi, febbraio 2004

Wanda Guanella Gschwind (di spalle)
nel suo studio

Wanda Guanella Gschwind (a destra) e suo marito in un brindisi in onore di Luigi Valsecchi

 

Fu alla
Fiera del Bitto di Morbegno che allo stand Libri scopersi  un
catalogo propio interessante: c’era un’orchestra, e c’era una pittrice
moderna  espressionista, che non faceva la solita pittura piacevole, ma era
figurativa, originale realista ma in profondità, espressionista!  Le figure, ciascuna caratterizzata con propri accenti.

Mi innamorai della pittura di questa ignota , che io desideravo avere il
privilegio  di conoscere perchè non c’è nessun’ altra donna che fa un ‘arte
Valtellinese così legata a Varlin, e nello stesso tempo libera come lei!
Volli conoscerla Wanda  Guanella nel suo studio, a Borgonuovo di Piuro,
presso Chiavenna (Sondrio). Dalle sue finestre si possono vedere le cascate
ed io glielo invidio molto questo studio, perchè è straordinario, spazioso,
luminoso.

Accanto, la sua casa, nuova moderna. Studiata, ambientata nel verde , che
pare  uscita da un progetto naturista dell’architetto F.L. Wrigt.  Siamo
diventati subito amici. Abbiamo parlato di tutto, anche dei dolori: lei ha
avuto per anni il dispiacere di suo fratello, malato, che recentemente è
morto.
Ancora Wanda Guanella mi legge il Giovanni Testori  del ’77 : “Nessuno, nel
nostro secolo, per compitazioni storico-ideologiche che abbia fatto, è
riuscito come Varlin a esprimere il cuore, il sangue, le ossa, le palpebre,
le artriti e i calli della vita, (anche sociale, sia ben chiaro); nessuno,
come lui, è stato dalla parte di chi non ha potere alcuno…”

Luigi Valsecchi, febbraio 2004
Wanda Guanella Gschwind, pannello di metri 2×9 per il salone della musica, 1990

Wanda Guanella Gschwind, Banda (Particolare del pannello)

WANDA GUANELLA GSCHWIND E VARLIN

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