JAMES G. BALLARD UN GIOCO DA BAMBINI come uccidere i genitori
JAMES G. BALLARD UN GIOCO DA BAMBINI come uccidere i genitori
JAMES G. BALLARD UN GIOCO DA BAMBINI come uccidere i genitori secondo la psicoanalisi e la clinica psichiatrica il troppo amore in età evolutiva pone il bambino in scacco Una coppia di genitori troppo perfetti può diventare il bersaglio delle rivendicazioni del bambino
Secondo quanto ci racconta Ballard, ma anche la psicoanalisi e la clinica psichiatrica, il troppo amore, in età evolutiva, pone il bambino in scacco. Una coppia di genitori troppo perfetti, può diventare il bersaglio delle rivendicazioni del bambino. Un clima ovattato, accogliente, condiscendente, può rivelare i suoi aspetti infernali. Così capita in questo racconto in un immaginario villaggio per ricchi inglese, dove comfort e tecnologia confluiscono in un unico, avvolgente clima di soffocamento. Secondo gli investigatori, la scena del crimine presenta le tracce di una esecuzione terroristica: tutti i genitori erano stati ammazzati alla stessa ora, e i loro figli erano stati rapiti. Gli incauti investigatori si domandavano quali traumi potessero aver subito i poveri bambini. Solo agli occhi del narratore fu chiaro, sin dall’inizio, il quadro sconvolgente della scena: i bambini si erano organizzati per sterminare, alla stessa ora, tutti gli adulti. Unica ragione del movente: un amore così grande, da non poter essere sopportato.
Un genitore meno perfetto permette, difatti, al bambino di avere un “avversario” col quale confrontarsi, per evolvere. Un genitore che non ostacola, che non entra mai in conflitto con il figlio, non solo non agevola la sua evoluzione, ma lo fa sentire come inesistente. A volte le punizioni servono a far sentire il ragazzo “esistente”. Io trasgredisco (e vengo punito), quindi esisto. Se non vengo punito “non esisto”.
Il grido di disperazione contenuto in questo romanzo è alto e straziante. E’ il grido di una civiltà moderna, colta e agiata, che ha tentato di cancellare ogni tipo di trauma, di disagio, dal proprio orizzonte, costruendo una microsocietà basata su falsi presupposti di benessere: facendo così, ha anche cancellato la prima fonte di benessere, quella di una normale crescita attraverso una normale assunzione dei conflitti
©, 2010

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