Il Declino dell'Anima Spettacolo Dantesco di una Civiltà Liquida
Il Declino dell’Anima Spettacolo Dantesco di una Civiltà Liquida
Siamo spettatori di un dramma in atto, una caduta libera nel degrado della psiche collettiva. L’etica, oggi, è un concetto difficile, se non impopolare, e per molti, incomprensibile. Ciò che si manifesta di fronte a noi è uno spettacolo vivente, una regressione dell’essere umano verso l’egoismo, l’infantilismo, e a tratti, la violenza.
L’aggressività si diffonde, cieca e indirizzata a chiunque incontri sul proprio cammino. La strada diventa un campo di battaglia, con la speranza di non incappare nella giustizia, sempre più inaffidabile per la mancanza di risorse. L’arroganza prevale indisturbata, le infrazioni restano impunite, e l’anomia si diffonde come in un far west moderno.
Le persone per bene, ormai una minoranza impotente, assistono con frustrazione a questo spettacolo. La loro psiche si deprime sotto l’assalto di un’umanità vorace, incapace di tutelare la sicurezza e i diritti basilari.
Come abbiamo raggiunto questa catastrofe antropologica? Si parla di “civiltà liquida“, un termine ormai inflazionato, ma che rimanda a una società resa friabile dall’insensata corsa al consumismo. Una società che ha dimenticato il significato di reciprocità, partecipazione affettiva ed etica.
Il Covid-19 sembra aver amplificato la situazione di sociale disgregazione, generando una reazione opposta allo stress del lockdown. La regressione psichica si manifesta con comportamenti antisociali, una ritirata verso l’inciviltà dell’Uomo Primitivo, privo di leggi sociali.
In questo scenario post-Covid, la civiltà si sta liquefacendo, erosa da comportamenti impulsivi, desideri immediati e una perdita di autocontrollo. Internet, al servizio di un mercato che ha sostituito la cultura, ha contribuito a un declino accelerato. L’amore per il sapere, la cultura, e lo studio, sono stati sacrificati sull’altare del mercato, portando alla perdita delle conquiste di oltre duemila anni di civiltà.
Il mito faustiano, in cui il Mercato agisce come il Diavolo moderno, seduce e distrae con la promessa di godimenti infiniti, ha trasformato la massa in una civiltà faustiana. Il patto col Diavolo, oggi, comporta la perdita dell’anima, trasformando tutti in Faust illusi e imbrogliati.
La tecnologia, mal compresa e mal gestita, ha contribuito a questo declino, rendendo la società vittima di istinti e emozioni immediate, lontana dalle conquiste di civiltà. Siamo in balia di una forza distruttiva, regredendo verso l’orda barbarica, perdendo le conquiste di più di duemila anni di civiltà.
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