Pavlov TV droga sesso violenza manuali diagnostici
Lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, allo scopo di ottenere una richiesta di sicurezza: il Sistema soddisferà la popolazione con misure restrittive antiviolenza e anti democratiche. O anche: creare una crisi economica allo scopo di manipolare la percezione comune, che sarà più disposta ad accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici. La Politica, a M. – Città Stato del 2022 – stava assumendo questi toni. Le dirigenze cinesi stavano dando un giro di vite ai diritti civili della popolazione. Ma nessuno se ne accorgeva, perché la droga e il sesso libero dilagavano in maniera incontrollata – ovvero: controllata dal Sistema.

 

Nelle Scuole Pubbliche le Aule erano zeppe di televisori e monitor costantemente collegati a telefilm e videogiochi violenti. Lo scopo era di creare nuove generazioni con problemi cognitivi gravi, deficit di attenzione e memoria, aggressività. Sarebbero stati, in futuro, adulti più gestibili politicamente con una manciata di sesso libero e droga.
I video musicali, i videogiochi, i telefilm, si svolgono in un “ambiente” accelerato, operano a un ritmo molto più veloce di quello della vita reale, e vanno accelerando in un crescendo continuo, in modo tale che si innesca una sorta di addiction, la gente va cercando in maniera sistematica sequenze con un ritmo crescente e distruttivo nei media televisivi.

Nella Città Stato di M. la forma del mezzo televisivo ha di recente imposto tagli, inserti, zumate, panoramiche, improvvisi rumori, volti ad alterare il cervello dei telespettatori, attivando quella che Pavlov chiamava “reazione di orientamento”, ovvero, una reazione che scatta ogniqualvolta avvertiamo un improvviso cambiamento nel mondo intorno a noi, un rumore o un movimento improvvisi. Così istintivamente interrompiamo quello che stiamo facendo, perdiamo la concentrazione.
La TV fa scattare questa reazione con frequenza molto maggiore di quanto ci accada nella vita reale. Guardare i media televisivi significa subire uno scatto di questa reazione ogni secondo, guardare la TV pone lo spettatore in una condizione passiva in uno stato di incessante reazione di orientamento senza recupero.
Dopo aver guardato per ore la Televisione, le persone della Città di M. escono alla ricerca di droga e sesso, perché si sentono svuotate. Ma ormai sono assuefatte, e finiscono per trovare noiosi i ritmi di cambiamento più lenti. Attività quali lettura, conversazioni complesse, e ascolto di lezioni divengono impossibili. L’apprendimento nella Città di M. è stato azzerato. Nella Città di M. la Televisione è divenuta – insieme alla droga – il principale strumento di “social control”, un tranquillante per le masse, e un veicolo del Potere per impiantare nel loro cervello una Realtà Manipolata. Al contempo, la Televisione è divenuta un veicolo per la creazione di disturbi dell’attenzione e del controllo degli impulsi, che foraggiano il crescente mercato dell’industria farmaceutica, della psichiatria, della psicologia clinica.
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I Manuali Diagnostici in voga nelle corsie psichiatriche si stavano inventando sintomi inesistenti. Lo scopo era sempre di più quello di dirigere la Massa verso comportamenti omologati. Il dissenso – soprattutto quello politico – era classificato come “Disturbo Oppositivo Provocatorio” o DOP.
Da una parte venivano invogliate le condotte trasgressive, in modo da garantire alla Massa una valvola di sfogo controllata. Dall’altra, molto facilmente le persone potevano incorrere in una diagnosi psichiatrica per le loro condotte trasgressive, e questo garantiva alle case farmaceutiche una duratura sopravvivenza, grazie alla continua prescrizione e al continuo acquisto di psicofarmaci.

 

©, 2019

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