CASTELLI del Trentino Alto Adige tra storia e leggenda
Non è il primo Volume delle Edizioni Curcu & Genovese che recensisco, eppure è sempre una sorpresa aprire uno dei loro libri, sempre fascinosi per testi ed immagini. Vallate di aspre lotte, di dure vite sacrificate alla  terra e ai monti, il Trentino Alto Adige non finisce di offrirci, come distillati dai secoli, cammini per le gambe, ma soprattutto per lo spirito, quello Spirito inteso in chiave romantica che va scritto in maiuscolo, e vissuto in seno a ciò che è bello, come l’attimo faustiano.
I castelli sono luoghi non propriamente fisici. E’ vero che la loro mole e imponenza ci farebbero pensare l’esatto contrario. Ma i castelli sono più propriamente luoghi dell’Anima. Pensiamo alle antiche rovine, a quelle rocche appollaiate su orridi e chiuse. Pensiamo alle leggende elfiche e ai boschi incantati.
Questo libro ci offre – a Noi camminatori, non solo gambuti – 40 itinerari, 19 in Alto Adige e 21 in Trentino, fra rocche disabitate, rovine e castelli museo. Bellissime sono le immagini che accompagnano la Nostra lettura, i Nostri piani di “evasione” alla ricerca – per la domenica prossima – di un itinerario tra natura e vestigia storiche, e perché no, con la visita finale in una osteria dove bere ottimo vino e mangiare qualche piatto trentino.
L’Autore di questo libro è uno storico, non di quelli che stanno solo a tavolino, ma un camminatore, un uomo di queste valli. I sentieri che egli percorre sono quelli della Storia, della vita della sua gente. Appassionato e rispettoso osservatore della bellezza, sia naturale che architettonica, ci pone davanti a una scrittura asciutta e lievemente velata di malinconia. Eh, già, la malinconia, si addice all’immagine del castello, solitario e imponente, ma soprattutto, solitario, leopardianamente, diremmo, solitario. E torniamo al Romanticismo, da lì non si scappa.
Come per tutti i libri di casa Curcu & Genovese, “Castelli” è inteso come un viaggio, fantastico e nostalgico, e – malgrado la sua impostazione di guida – non rinuncia a una vena di tipo narrante, accompagnante, sognante. Da segnalare, sempre dello stesso Autore (recensito su ideabiografica) “Santuari e pellegrinaggi”.
Fiorenzo Degasperi
CASTELLI del Trentino Alto Adige tra storia e leggenda
Curcu & Genovese, 2008
©, 2009
GIAN LUIGI FALABRINO – “STORIA DELLA FAMIGLIA CASTELBARCO”
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