Fu alla
Fiera del Bitto di Morbegno che allo stand Libri scopersi un
catalogo propio interessante: c’era un’orchestra, e c’era una pittrice
moderna espressionista, che non faceva la solita pittura piacevole, ma era
figurativa, originale realista ma in profondità, espressionista! Le figure, ciascuna caratterizzata con propri accenti.
Mi innamorai della pittura di questa ignota , che io desideravo avere il
privilegio di conoscere perchè non c’è nessun’ altra donna che fa un ‘arte
Valtellinese così legata a Varlin, e nello stesso tempo libera come lei!
Volli conoscerla Wanda Guanella nel suo studio, a Borgonuovo di Piuro,
presso Chiavenna (Sondrio). Dalle sue finestre si possono vedere le cascate
ed io glielo invidio molto questo studio, perchè è straordinario, spazioso,
luminoso.
Accanto, la sua casa, nuova moderna. Studiata, ambientata nel verde , che
pare uscita da un progetto naturista dell’architetto F.L. Wrigt. Siamo
diventati subito amici. Abbiamo parlato di tutto, anche dei dolori: lei ha
avuto per anni il dispiacere di suo fratello, malato, che recentemente è
morto.
Ancora Wanda Guanella mi legge il Giovanni Testori del ’77 : “Nessuno, nel
nostro secolo, per compitazioni storico-ideologiche che abbia fatto, è
riuscito come Varlin a esprimere il cuore, il sangue, le ossa, le palpebre,
le artriti e i calli della vita, (anche sociale, sia ben chiaro); nessuno,
come lui, è stato dalla parte di chi non ha potere alcuno…”
Luigi Valsecchi, febbraio 2004
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