dissociazione
Leonard Simon STATI DI DISSOCIAZIONE
L’affascinante romanzo di Leonard Simon, Stati di dissociazione, affronta su svariati piani narrativi, una trama molto complessa, giocata brillantemente su più fronti. Si tratta di uno dei romanzi più completi che chi scrive abbia mai letto. Potremmo parlare di una sorta di romanzo totale, capace di affrontare nel suo sviluppo gli aspetti più cruciali dell’esistenza, dalla malattia psichica, alla relazione matrimoniale, ai rapporti professionali, alla Legge, al crimine. Un thriller legal psichiatrico che insegna la psicoanalisi e la criminologia. La sua lettura è consigliata a chi possegga già gli strumenti base della teoria psicoanalitica, soprattutto riguardo al Complesso di Edipo. Un lettore non edotto in materia potrà godere della suspense, ma non apprezzerà l’apporto scientifico dato dallo scrittore alla sua storia. Si tratta difatti di un libro scritto da uno psichiatra, che analizza in chiave romanzesca un caso di personalità multipla e di Edipo. L’accuratezza delle analisi cliniche è di alto livello. La maestria romanzesca pure. La scena descritta offre inoltre lo spaccato privato di una coppia in crisi, marito e moglie psicoanalisti, in perenne competizione. Essi – e questo è il cuore della storia – incapperanno con lo stesso paziente, che offrirà a ciascuno dei due una personalità diversa. Il marito tenterà infatti senza successo di curare un iperattivo, iper sessuale e superficiale broker di borsa, la moglie uno scultore depresso. Quando scopriranno essere la stessa persona che offriva due personalità diverse, marito e moglie andranno incontro a uno shock. E saranno costretti ad attraversare un incubo terrificante.

Lo stato dissociativo di cui il paziente soffriva gli procurava un disturbo da personalità multiple. Cosa sono i sintomi dissociativi? I disturbi dissociativi sono caratterizzati da uno sconvolgimento e da una discontinuità nella normale integrazione di coscienza, memoria, identità, emozione, percezione, rappresentazione corporea e comportamento. Il soggetto presenta due o più identità e vuoti di memoria rispetto a eventi quotidiani, importanti informazioni personali ed eventi traumatici o stressanti, così come numerosi altri sintomi, tra cui depressione e ansia. Gli episodi possono durare solamente qualche ora oppure giorni, settimane, mesi o anni e possono prevedere depersonalizzazione, derealizzazione o entrambe. I due coniugi e psicoterapeuti avranno a che fare con pezzi di personalità sopravvissuti alla distruzione dell’IO a causa di traumi risalenti all’infanzia del paziente. Egli era stato abusato dal padre e mai difeso dalla madre. Da qui la ricerca edipica di coppie di coniugi da ricattare e uccidere, in ragione di una vendetta posteriore che dava al paziente la fantasia di poter sanare i propri traumi. Egli si lascia dietro una scia di morte, e conduce, con le sue varie personalità, una vita brillante che gli farà fare molti soldi. Ma l’inconscio è inesorabile, e vuole il proprio riscatto, infliggendogli terrificanti mal di testa, che gli faranno contattare tutta una serie di neurologi, che lo accoglieranno nelle loro vite, e finiranno per essere uccisi (“giustiziati”) con le loro mogli dal loro edipico paziente.
Siamo di fronte a una mole di scene amalgamate con grande maestria, dove l’intera storia processuale del paziente si incastra alla sua vicenda psichiatrica, con tutti gli attori del dramma – marito e moglie, colleghi, avvocati, poliziotti – coinvolti nel compito di inseguire queste multiple personalità, alla ricerca quasi vana di un capo di imputazione.
La parte dedicata alla vita coniugale dei due terapeuti, che rappresenta il fulcro drammatico di tutta la storia, accompagna chi legge in un percorso di conoscenza dell’essere umano capace di gettare luce sulle più buie sfaccettature della psiche. E’ insolito trovare in un thriller commerciale tanta analisi di sentimenti e debolezze che solitamente sono appannaggio della letteratura “alta”. Se si separasse questo piano narrativo da tutto il resto, avremmo sotto gli occhi uno spaccato (di autocoscienza) di vita matrimoniale degno di Ingmar Bergman, un romanzo intimista dalle valenze clinico psicoanalitiche.

Ma la coralità dei personaggi avvolge i due terapeuti in un abbraccio narrativo coinvolgente e quasi spettacolare. Il libro è un vero capolavoro di narrativa applicata allo studio scientifico delle personalità multiple, un saggio che getta luce su questo grave disturbo, di cui anche la letteratura scientifica è molto povera di notizie.
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