Eco Apocalisse L’Inganno Profondo dell’Economia Green
Il minimo sentore di profitto ci avrebbe indotti a rovinare ogni bellezza superstite, senza un briciolo di sensibilità (Jim Harrison – Lupo).
Nel tumultuoso grido del nostro tempo, la società è avvolta in un’atmosfera apocalittica, trascinata dalla trama intricata dell’economia green. L’oscura marionettistica del caos si estende dalla finanza alle università, dalle case editrici ai media, da menti illuminate dell’intellighenzia ufficiale ai governi e alle ONG. Un’abile infiltrazione, celata dietro facciate di ospedali e enti di ricerca scientifica, fondazioni benefiche e movimenti per i diritti umani.
Il palcoscenico di questa moderna tragedia è dominato da una televisione che, per anni, ha plasmato le menti della massa, trasformandole in gregge passivo e mentalmente indolente. Stati totalitari e organizzazioni oscure sfruttano l’infanzia e l’adolescenza, saggiando la vulnerabilità dei cervelli in formazione. Scuola, tempo libero e intrattenimento sono territori contesi, manipolati per plasmare una massa incapace di pensare autonomamente.
Lo spettatore medio, avvolto nella sua passività, diviene preda facile e marionetta del potere. La motivazione è plasmata dallo spettacolo, con notizie e immagini progettate per impressionare o scandalizzare, spesso rientrando nella categoria della cattiva informazione o addirittura della disinformazione.
Questa piattaforma mediatica di mala informazione, spettacolo e intrattenimento è il fondamento del sistema di potere e controllo in cui siamo intrappolati. Un sistema verticale, con un monopolio privato sulle risorse primarie, il controllo stretto dell’informazione pubblica e un governo che si allontana sempre di più dalle popolazioni.
L’economia green, contrapposta ingannevolmente al vero verde, è una palese ipocrisia, una manipolazione, una truffa. Gli ideologi green, travestiti da paladini dell’ambiente, rovesciano il concetto di verde in una nuova forma di capitalismo, sfruttando la tragedia climatica per imporre l’ideologia green. Auto elettriche e ristrutturazioni abitative forzate sono gli strumenti per impoverire ulteriormente la popolazione, mentre i capi del mondo, a bordo di jet privati, imputano il povero lavoratore di condurre una vita dannosa per il pianeta.
Greta, la guru dell’economia green, è stata un’operazione massiccia, una truffa intellettuale globalizzata, sostenuta dai potenti del mondo. Gli ideologi green non sono ecologisti, ma agenti del caos che hanno distorto il concetto di verde in una nuova forma di capitalismo. L’economia sostenibile è una maschera per un capitalismo accumulatorio che mira a controllare le masse attraverso il linguaggio della catastrofe.
Mentre le masse vengono intrattenute e distolte dalla verità, il potere finanziario e sovranazionale si avvale del default mode della mente umana per garantirsi il consenso. La società, sempre più oligarchica, assiste a una progressiva migrazione nella dimensione virtuale, con un pericoloso processo di assuefazione al controllo offerto dai big data e all’iper-censura dettata dagli algoritmi.
In questa eco-apocalisse, la parola green deve essere ricondotta al suo significato originario, il buono e genuino verde, che porta il vero rispetto per l’ambiente e tutte le specie viventi. Gli ideologi green, apparentemente virtuosi, nascondono dietro la loro maschera una logica contro la pace, l’ambiente e la vita stessa. La loro agenda, guidata da figure come Klaus Schwab, si snoda attraverso forum globali e trame che minacciano di condurre l’umanità verso un destino oscuro e controllato dalle élite ricche e assetate di potere.