Gillo Dorfles La creatività artistica come mezzo diagnostico e terapeuticoGillo Dorfles, all'anagrafe Angelo Eugenio Dorfles (Trieste, 12 aprile 1910 – Milano, 2 marzo 2018), è stato un critico d'arte, pittore, filosofo e accademico italiano. Nato a Trieste nell'allora Austria-Ungheria da padre goriziano di origine ebraica e madre genovese, si laureò in Medicina, con specializzazione in psichiatria. Parallelamente agli studi in ambito medico, sin dai primi anni trenta si dedicò allo studio della pittura, dell'estetica e in generale delle arti. La conoscenza dell'antroposofia di Rudolf Steiner, acquisita a partire dal 1934 grazie alla partecipazione a un ciclo di conferenze a Dornach, orienta la sua arte pittorica verso il misticismo, denotando una vicinanza più ai temi dominanti dell'area mitteleuropea che a quelli propri della pittura italiana coeva. Professore di Estetica presso le università di Milano, di Cagliari e di Trieste, nel 1948 fondò, insieme ad Atanasio Soldati, Galliano Mazzon, Gianni Monnet e Bruno Munari, il Movimento per l'arte concreta, del quale contribuì a precisare le posizioni attraverso una prolifica produzione di articoli, saggi e manifesti artistici. Per tutti gli anni cinquanta prende parte a numerose mostre del MAC, in Italia e all'estero: espone i suoi dipinti alla Libreria Salto di Milano nel 1949 e nel 1950 e in numerose collettive, tra le quali la mostra del 1951 alla Galleria Bompiani di Milano, l'esposizione itinerante in Cile e Argentina nel 1952, e la grande mostra "Esperimenti di sintesi delle arti", svoltasi nel 1955 nella Galleria del Fiore di Milano. Nel 1954 risulta componente di una sezione italiana del gruppo ESPACE. Nel 1956 diede il suo contributo alla realizzazione dell'Associazione per il disegno industriale. Si dedicò quindi in maniera pressoché esclusiva all'attività critica sino a metà degli anni ottanta. Solo nel 1986, con la personale presso lo Studio Marconi di Milano, tornò a rendere pubblica la propria produzione pittorica, che ha coltivato anche negli anni successivi. (Wikipedia)

Gillo Dorfles La creatività artistica come mezzo diagnostico e terapeutico

Creatività terapeutica nelle malattie mentali: l’intervento di Gillo Dorfles.

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Gillo Dorfles – La creatività artistica come mezzo diagnostico e terapeutico.

Museo Regionale Psichiatria ex Ospedale Psichiatrico Provinciale Paolo Pini (Milano) Opere espressive riabilitative prodotte nell’Atelier di pittura (creatività espressività artistica) coordinato e condotto da Vittoria Bianchini dal 1981 al 2004

L’archivio dell’Ospedale psichiatrico provinciale “Paolo Pini”

L’archivio dell’ex Ospedale psichiatrico “Paolo Pini” è tuttora conservato presso la struttura a Milano, in via Ippocrate 45, nel quartiere di Affori, sotto l’amministrazione dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano. Una piccola raccolta di fotografie, tuttavia, è conservata presso lo studio del fotografo Enzo Umbaca a Milano.

Materiale conservato in via Ippocrate 45
L’archivio è costituito attualmente dalle sole cartelle cliniche, ordinate cronologicamente dal 1944 al 1981 in faldoni numerati, conservate nel locale ex infermeria attiguo alla portineria.
Inoltre, presso il padiglione 7, è conservato l’archivio dell’atelier di pittura, condotto da Vittoria Bianchini dal 1981 al 2004 sul modello creata da Arno Stern al Closlieu di Parigi nel 1949. Tale archivio comprende circa 13.000 elaborati artistici realizzati dai pazienti, le schede attività, documenti e relazioni sull’andamento dei lavori. Nello stesso locale sono conservati anche alcuni vetrini, utilizzati dal professor Carlo Lorenzo Cazzullo per i suoi studi presso la Clinica psichiatrica.

Elisa Montanari
29/09/2015

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Museo Regionale Psichiatria ex Ospedale Psichiatrico Provinciale Paolo Pini (Milano) Opere espressive riabilitative prodotte nell’Atelier di pittura (creatività espressività artistica) coordinato e condotto da Vittoria Bianchini dal 1981 al 2004

Brera – Arte nella Follia – Follia nell’Arte – 24 – 25 gennaio 1994 – Atti del Convegno Esposizione promosso dalla Ussl 75/II e dall’Accademia di Brera di Milano.

 

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