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Particolare: Socrate, di Jacques-Louis David

SOCRATE LA POLIS IL BENE COMUNE LA POLITICA NON DEVE ABBANDONARE LA RAZIONALITA’

SOCRATE LA POLIS IL BENE COMUNE LA POLITICA NON DEVE ABBANDONARE LA RAZIONALITA’
Il dettame socratico “Conosci te stesso” è – a mio avviso – il più grande insegnamento di tutti i tempi, quanto l’evangelico “Ama gli altri quanto te stesso”. In entrambi è contenuto un importante messaggio etico, sul quale si basa la civile e democratica convivenza tra le persone. Il concetto stesso di “persona” non può che edificarsi all’interno di questa cornice di valori etici, ancora insuperati e insuperabili da circa 2 mila anni. Siamo figli dell’Occidente e del concetto greco di Polis, siamo esseri pensanti oltre che emozionali, sociali oltre che pulsionali/individuali. In quanto tali non dobbiamo mai abbandonare il controllo su noi stessi e sulle Nostre emozioni (ovvero: conoscerci dall’interno, saper vedere dentro noi stessi), in quanto dobbiamo prima di tutto conoscere noi stessi, ciò che si aggira dentro di noi, prima di dedicarci a qualsiasi altra attività, intesa nella sua dimensione etica e sociale. La politica non dovrebbe mai allontanarsi dal primato della razionalità, in quanto una politica che cavalchi le paure e l’emotività per raccogliere voti fa il male della Polis, oltre che di se stessa. La politica nella sua accezione più alta dovrebbe educare i cittadini, prima che governarli, magari nell’ignoranza. Nell’antica Grecia, la rappresentazione della tragedia aveva una duplice funzione: politica/normativa e educativa. Le norme sono una cosa buona quando esse si generano all’interno di una sfera educativa e condivisa secondo il concetto di bene comune, che non può essere il solo bene del singolo. La politica non può essere un fatto privato. Socrate è andato incontro alla morte, accettando la pena a cui venne condannato, in nome di una Legge che rispettava, per quanto applicata ingiustamente nei suoi confronti.
©, 2010

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