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ACCETTARE LA SEPARAZIONE

ACCETTARE LA SEPARAZIONE
Il neonato, nel momento del parto, subisce la separazione primaria dal corpo materno. Questo evento inciderà per il resto della sua vita. Ne nascerà quel sentimento di angoscia, o di “gettatezza” (essere-gettati-nel-mondo, secondo Jean Paul Sartre), che si ripresenterà spesso nella vita dell’individuo, soprattutto nei momenti in cui debba affrontare delle scelte (Kierkegaard). Karl Jaspers è arrivato a dire che “si muore sempre da soli”, e il momento della morte è appunto quello connotato dalla ultima, tragica separazione.

 

Karl Jaspers – Ragione ed Esistenza

 

Senza però chiamare in causa eventi come nascita e morte, la vita quotidiana, purtroppo (ma direi, per fortuna!), nel suo incessante divenire, ci pone di fronte a continui, inarrestabili processi di nascita e di morte.
Trovare un nuovo lavoro (nascita);
Essere lasciati dal compagno o dalla compagna (lutto, morte);
e gli esempi sarebbero infiniti.
L’arte del vivere in questo divenire, anche secondo le filosofie orientali, è lasciar fluire gli eventi, accettarli – con saggia rassegnazione – nella loro grandezza, che ci supera.
Se tutti noi sapessimo lasciar fluire il fiume della vita, senza volerci stupidamente opporre alla sua corrente, ci sarebbero meno infelicità, meno violenza, meno stalking.
Impariamo una buona volta dalla Natura. Riscopriamo una buona volta che non siamo eterni, come può esserlo un prodotto in plastica, un elettrodomestico, un pc, esempi di in-deperibilità che, purtroppo, ci hanno abituati ad allontanarci dalla Natura, dal sentimento della (Nostra) morte, e della separazione. Dobbiamo quindi ACCETTARE LA SEPARAZIONE.
©, 2012
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Kierkegaard – Il concetto dell’Angoscia

 

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