Quando nasce una donna percorso di individuazione femminile
«Mi sono resa conto di aver mostrato poco di me in un sacco di occasioni perché mi interessava soltanto essere amata, quindi cercavo di essere perfetta, di modellarmi secondo le aspettative di chi avevo di fronte, e mi veniva anche abbastanza bene. Poi ho capito che era una stronzata, che finivo per tirarmi delle bastonate da sola, perché le persone si comportano con te come gli permetti tu. Quindi le relazioni più deliranti, quelle che mi hanno fatto più male, paradossalmente, sono quelle che mi hanno fatto più maturare, perché mi hanno insegnato ad avere la giusta misura di scambio tra dentro e fuori, a riconoscere che se non pensi a te per primo non vai da nessuna parte, insomma a trovare il confine tra me e l’altro.»
Scelgo una frase a caso, ma non molto, per esprimere il senso del libro di Sofia Bignamini ad un lettore che si chieda, come l’autrice, “Quando nasce una donna”.
Il titolo porta in sé diverse domande, e altrettante ipotesi aperte, più che univoche risposte sul tema, oltre a una miscellanea di storie personali.
Cosa ci raccontano queste 230 pagine scritte quasi come un diario di viaggio tra gli interrogativi femminili che riguardano l’interiorità, lo sviluppo a tratti doloroso verso la maturità, il rapporto con la natura, il partner, la propria madre, il proprio Io più profondo?
Quali sono le tappe obbligate (o meno) attraverso cui considerarsi, o essere considerate, adulte? Cosa trasforma una “femmina” in una donna?
Nato dall’ascolto di molte altre donne, il libro svela le complessità della crescita femminile, che attraverso situazioni incerte e a tratti insidiose prosegue per tutto l’arco della vita, in un continuo mettere alla prova le proprie fragilità e il proprio istinto vitale.
Superando i luoghi comuni Sofia Bignamini ci racconta come per ogni donna sia soggettivo il momento a cui far risalire la propria “nascita” (dall’andare a vivere da sole, al primo rapporto sessuale, alla prima mestruazione, al primo fidanzato), e quali siano i valori soggettivi che si alternano tra cultura e natura, tra bisogno di autonomia e autodeterminazione e la necessità di ricevere l’eredità femminile e femminea tramandata dalle generazioni precedenti.
Le storie che incontriamo sono molto diverse tra loro e ognuna ci insegna come possiamo nascere a nuova vita dopo aver superato una prova cruciale, un grande dolore, un inaspettato cambiamento e anche se non è sempre facile corrispondere all’immagine che si vorrebbe dare di sé, perché non sempre siamo libere di essere noi stesse, per via di scelte altrui, condizionamenti che arrivano dall’esterno o traumi del passato irrisolti, possiamo sempre liberare la nostra vera essenza, alla luce della nostra intrinseca eccezionalità
Ce lo dice anche Simone de Beauvoir, in apertura, con una frase pronunciata nel secolo scorso ma valida in ogni Tempo: «Immedesimata col cielo e la brughiera, la giovane donna è lo stesso soffio indistinto che anima e accende l’universo, è ogni stelo del bosco; individuo radicato al suolo e coscienza infinita, è nello stesso tempo spirito e vita; la sua presenza è imperiosa e trionfante come quella della terra.»
 
Titolo: “Quando nasce una donna. Come crescono le ragazze, diventando se stesse“
Autore: Sofia Bignamini

 

©, 2022

 

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