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La morte della foca a Londra

La morte della foca a Londra
dovrebbe insegnarci (ma non lo farà) maggior rispetto per ciascuna singola creatura che vive sulla Terra
Un cucciolo di foca, credendo imprudentemente di potersi fidare degli umani, aveva iniziato a bazzicare le sponde del Tamigi nell’area di Londra e a interagire persino con qualche londinese, purtroppo è morta perché non sapeva di quanto schifo sia capace il genere umano.
La bestiola è stata aggredita da un cane padronale, evidentemente non sorvegliato a sufficienza dal suo umano; quando porto il mio amato quadrupede a passeggio incontro decine di mentecatti che, invece di godersi la bellezza della loro creatura, restano ipnotizzati dalle idiozie riportate sullo schermo dello smartphone.
Alcuni londinesi presenti sono generosamente intervenuti per interrompere l’aggressione e hanno portato la bestiola gravemente ferita presso il South Essex Wildlife Hospital. Qui i veterinari, giudicando le lesioni troppo gravi, hanno deciso di sopprimere la foca per evitarle inutili sofferenze. Vabbè… può essere, ma so per esperienza che la maggior parte dei veterinari non si “ammazzano di lavoro” per salvare una bestiola: tendono ad evocare a sproposito le leggi di selezione naturale con gli animali selvatici feriti e con quelli da reddito fanno un mero calcolo costi-benefici.
La British Divers Marine Life Rescue ha commentato con le solite frasi fatte, utili solamente a levarci dall’imbarazzo che suscitiamo come peggior specie popolante il Pianeta: “Siamo tutti assolutamente sbalorditi nel sentire l’entità delle lesioni subite dalla foca e sottolineiamo ancora una volta i gravi problemi che possono sorgere quando uomini e cani incontrano animali selvatici… Ci auguriamo che la sua storia possa aiutare a educare le persone a seguire le linee guida appropriate su come comportarsi in modo rispettoso nei confronti degli animali selvatici e non causare loro disturbo o peggio”.
Quando vediamo i morsi causati da un cane, inorridiamo, sentendoci incapaci di tanta bestialità, ma dimentichiamo i miliardi di animali che macelliamo (o facciamo macellare) brutalmente dopo averli orribilmente allevati come fossero oggetti.
La polizia di Londa sta indagando sull’aggressione alla povera foca, con la solita pretesa di porre rimedio al deprecabile evento e raggiungere un più elevato grado di “sicurezza”, ma sappiamo tutti che il capro espiatorio della triste vicenda sarà il cane. Non dimentichiamoci che quando in Italia ci fu tutta quella stupida bagarre sui “cani pericolosi” (finita fortunatamente nel nulla qui da noi) in Inghilterra e in altri molti altri paesi “avanzati” si è proceduto alla deportazione e alla eliminazione di rottweiler, pitbull, ecc., indipendentemente dalla loro reale indole o dalle responsabilità del proprietario. So bene di cosa parlo, perché la mia agenzia investigativa Octopus si occupa da molti anni della localizzazione del recupero di figli minorenni sottratti e portati all’estero dal genitore straniero nelle separazioni di coppie internazionali. Ebbene: questa mia abilità ha indotto alcuni proprietari di cani sequestrati e in attesa d’ingiusta soppressione a rivolgersi alla mia agenzia investigativa per esfiltrare il povero cane dalla nazione dove era stato condannato a morte senza colpe.
In poche parole la morte della foca dovrebbe insegnarci (ma non lo farà) maggior rispetto per ciascuna singola creatura che vive sulla Terra, e meno umana superbia, perché non abbiamo nessun motivo di essere fieri di noi stessi in quanto genere umano. La morte della foca a Londra dovrebbe insegnarci (ma non lo farà) maggior rispetto per ciascuna singola creatura che vive sulla Terra.
©, 2021
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