POSTMODERNO e TRASGRESSIONE nella pittura
Attorno agli Anni ’80 stava nascendo in Europa una nuova forma di Arte pittorica. Proveniva America, e stava rinunciando alla lotta e alla critica degli Anni ’70, per dedicarsi a una neutra e quasi meccanica riproduzione della realtà, quello che si chiama postmoderno.
In Inghilterra i pittori si richiamano ai realisti francesi del ‘600 (Michael Leonard). In Italia abbiamo i gruppi “Volterra 73” e “Salerno 75”, capeggiati da artisti di arte ambientale o “Arte nel sociale”. Essi si ispirano alla statunitense corrente della environmental art. Sono ormai molto lontani i sussulti critici degli Anni della Lotta. Tuttavia in Inghilterra sembra resistere la penna sempre prolifica in tal senso di Anthony Burgess (“Arancia Meccanica”). E ancora, dopo l’assegnazione del Premio Nobel (1983), William Golding pubblica Firedown Below (1989), dove egli sperimenta nuove frontiere linguistiche. Il poeta e romanziere Kingsley Amis – impegnato a tessere affascinanti storie di fantasmi – e Allan Sillitoe, interessato alla lotta dell’individuo contro la società, danno prova che il romanzo britannico è sempre in auge.

Anthony Burgess

William Golding

Il crinale su cui si sta svolgendo la scena artistica e letteraria in Europa è mutevole e incerto. Con tendenze che vanno verso l’arcaismo del segno e dell’immagine. Altre, verso la riproduzione neutra e iper realistica del mondo circostante. Sia nelle arti figurative che nella letteratura.  Nel cosiddetto postmoderno gli esiti più sperimentali di questa metamorfosi li abbiamo sulla penisola iberica. Qui una rinata scuola di scrittori che riemerge dalle ombre della dittatura franchista segna l’ago della bilancia di un rinnovamento continentale.
Sono scrittori come Manuel Vázquez Montalbán, con la sua serie fortunata di polizieschi dedicati al detective Pepe Carvalho. E Felix de Azùa, Javier Tomeo, Francisco Umbral. La scena italiana vede nascere in pittura il movimento della Transavanguardia. Viene presentato nel 1979 dal critico Achille Bonito Oliva. Una tendenza neo-figurativa che toglie ogni significato alle trasgressioni e alla stessa contrapposizione tra norma e divieto. E sottrae il pittore alla responsabilità delle proprie inadeguatezze esecutive. Una facile via per raggiungere il consumo e il riconoscimento, con pittori come Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino. Nasce anche un’altra corrente, patrocinata da Flavio Caroli, quella del Magico Primario, con artisti come Omar Galliani, fatta di sensualità e magia.

Quadro di Domenico Gnoli

Quadro di Michael Leonard

Quadro di Sandro Chia

POSTMODERNO e TRASGRESSIONE nella pittura
Quadro di Omar Galliani

 

POSTMODERNO e TRASGRESSIONE nella pittura
Quadro di Francesco Clemente

©, 2020

 

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