Randolph Eulis Magia Sexualis nel sostrato culturale esoterico

 

Sono passati molti anni dal 1968, da quando la c.d. “Liberazione Sessuale” portò in Italia (e in Europa) il pensiero d’Oltre Oceano dei “Liberatori” (sempre americani… questi “Liberatori”…) di matrice freudiana e reichiana. Si data intorno a quegli stessi Anni, l’operazione divulgativa e culturale di Julius Evola, che operò sullo stesso filone, e si adoperò affinché uscisse la Magia Sexualis di uno scrittore e studioso americano: Paschal B. Randolph.

La scelta operata da Evola, nel proporre questi Testi, era mirata a superare ogni bigottismo e clericalismo nel concepire i rapporti tra i sessi, soprattutto in un Paese come il Nostro, che vive e cerca di “sopravvivere” alla Lunga Mano della Chiesa Cattolica in tema di sesso. Intesi in una maniera del tutto rivoluzionaria, questi libri non vorrebbero in alcun modo ostacolare il buon e armonico sviluppo della sessualità negli individui, anzi, ne vorrebbero facilitare uno sviluppo sano, e libero. Ciò risiederebbe nella riscoperta del significato tradizionale di Eros. Nel libro di Randolph, vi sarebbe del materiale finora inedito in Italia: due testi in lingua francese, che consentono di risalire all’esegesi che di Randolph fecero alcuni gruppi esoterici dell’epoca, oltre a un articolo di Maria de Naglowska del 1935, appartenente alla Rivista La Flèche, e a un estratto del Volume di Henri Meslin di Champigny: “Teoria e pratica della magia sessuale”.

All’interno di questo affascinante Volume, giacerebbe un sostrato culturale-esoterico che ha in qualche modo attraversato, oscuramente e in maniera del tutto priva di clamori, sia gli Stati Uniti, che la Nostra Europa. Un sostrato silente, che si concentra nella figura di Maria de Naglowska, che tradusse il libro nel 1931, libro che fu presentato come aspetto centrale del rituale della Fraternità di Eulis, e in Helena Blavatsky, teosofa russo-statunitense e medium (il suo vero nome era Eléna Petróvna von Hahn).

La de Nagloswska, come è intuibile, era inserita a tutto tondo nell’ambiente esoterico europeo, ed era a conoscenza della disputa intellettuale che correva tra Randolph e la Blavatsky. Pascal B. Randolph, al culmine di una vita avventurosa, fondò a Boston una organizzazione magico-esoterica nel 1870. Iscrittosi alla Facoltà di Medicina, entrò a far parte della Fraternità ermetica di Luxor. Ma lui, troppo brillante e avventuroso, già noto come scrittore, grazie anche alla conoscenza dei dottori Fontaine e Bergevin, non poté astenersi dal creare una propria organizzazione: la Fraternità di Eulis, che andò incontro a una sorte ignota, dopo la morte del suo fondatore.
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2 COMMENTI

  1. wow…un vero trattato. Bello anche l’omaggio a Giorgio Colli, un vero Maestro. Da sottoporre a chi sta studiando filosofia, ma non solo. In attesa di leggere il prossimo…

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