Stefano Ardito DOLOMITI Il grande libro delle pareti ed escursioni
Il sottotitolo di questo volume mantiene quello che promette, ovvero, una guida alle più belle escursioni in ambito dolomitico, nello scenario di quelle grandi pareti che hanno segnato tappe importanti, se non eroiche, dell’alpinismo sui Monti Pallidi. L’Autore non vuole proporre il suo testo ai soli alpinisti esperti, ma a tutta quella schiera di appassionati di montagna e outdoor che, negli ultimi vent’anni, hanno iniziato ad affollare i rifugi, in passato considerati basi di partenza per vere e proprie ascensioni alpinistiche.
Dove l’escursionista si ferma, si può dire che l’alpinista inizi. Ma ci sono tracciati in cui, potremmo dire, anche l’escursionista – molto, ripeto, molto – esperto può godere della gioia di compiere una speciale camminata a tratti mista a modeste difficoltà, come nel caso del Sentiero delle Bocchette Basse (Gruppo del Brenta) ormai classica alta-via entrata nel mito di ogni buon – e prudente – camminatore.
E’ anche il caso di un’altra ferrata, quella sul Sassopiatto (Gruppo Sassolungo) riservata a “ferratisti” esperti, che porta il nome storico di Ferrata Schuster.
La filosofia di questo Volume, è quella di voler appaiare alpinismo ed escursionismo, non solo sulla stessa pagina, ma nella realtà, come due livelli differenti di un unico discorso, che li vede su una sorta di linea di continuità, anche se il primo necessita di una preparazione maggiore del secondo, e comporti rischi assai più alti. Ma la montagna è sempre la stessa, sia agli occhi dell’alpinista che a quelli dell’escursionista, e qui sta il pregio, e forse la formula vincente, di questo libro, che non vuole creare ghetti e caste là, sui sentieri, dove esperti e meno esperti si incrociano, e si danno come sempre il “buongiorno”.
La storia dell’alpinismo dolomitico è qui ben documentata, per chi volesse apprendere nomi e cronologie relative alle principali ascensioni che hanno segnato tappe ed epoche evolutive, come quella del VI, poi del VII grado, dell’artificiale, con le sue vie direttissime, e la storica polemica di Messner sull’eccesso di chiodatura avvenuto in certe epoche. Si possono trovare anche cenni alla celebre impresa del 1956 compiuta da Cesare Maestri sul Crozzòn di Brenta, e, più indietro, alle prime imprese, entrate nella leggenda, di alpinisti come Dülfer (Catinaccio), Philipp (Civetta), Vinatzer (Furchetta), Winkler (Vajolet), alpinisti che – come dice l’Autore di questo libro – sono stati l’elemento umano, senza il quale questi bellissimi monti sarebbero rimasti solo un mucchio di sassi.
Amore per la montagna in senso assoluto, è quello che ci mostra Stefano Ardito, senza eccessi ed estremismi, e Stefano Ardito ce lo dichiara anche col suo curriculum: nato a Roma nel 1957, è escursionista e alpinista, giornalista e fotografo; ama i viaggi e la natura.
Stefano Ardito DOLOMITI Il grande libro delle pareti ed escursioni
Zanichelli, 2004
©, 2006
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