EVAN S. CONNELL DIARIO DI UNO STUPRATORE Edizioni Clandestine 2007
Romanzo pubblicato per la prima volta da Evan S. Connell nel 1966. Vi è ritratta un’America piatta e uniforme, che vive perennemente sotto un cielo grigio. Un cielo che sembra quello dei reietti, dei mediocri, di gente destinata a invecchiare giovane timbrando il cartellino in squallidi lavori che ne succhiano le speranze, goccia a goccia. La tecnica del diario, permette a Connell di dare proprio l’idea del lento, progressivo – goccia a goccia – consumarsi, nella follia, del protagonista, un lento, progressivo e inarrestabile discendere negli inferi dell’odio qualunquista e dell’aberrazione mentale. La vita di Earl è una prigione fatta di lavoro e vita con Bianca. In entrambe le situazioni, Earl si sente scoppiare, si sente perseguitato, si sente di non esprimere al massimo tutte le sue grandi potenzialità. Dalla frustrazione Earl passa all’odio, diventa uno stupratore, un criminale. Il meccanismo di proiezione fa sì che Earl veda nel mondo gli orrori in maniera amplificata, quasi in una sinfonia corale che congiura contro di lui e le persone per bene. Vi è, tra queste pagine, molta America puritana, qualche traccia di “Un giorno di ordinaria follia”, un po’ di American Psycho ante litteram. Un grande libro, che conferma Evan S. Connell fra le più importanti voci dell’America contemporanea. 
©, 2008
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