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Giuseppe Zigaina (Cervignano del Friuli, 2 aprile 1924 – Palmanova, 16 aprile 2015) è stato un pittore e saggista italiano.
1957 Pasolini scrive per l'amico Zigaina il poemetto Quadri friulani contenuto nel volume Le ceneri di Gramsci. Nel 1958 per la casa editrice tedesca Volk und Welt esegue cinquantadue disegni per Pisana oder Bekenntnisse eines Achtzigjahrigen, traduzione tedesca delle Confessioni di un ottuagenario di Ippolito Nievo. (Wikipedia)
“Verso la laguna” è anche il titolo di un Volume di racconti (edito da Marsilio a metà degli anni ’90) che Zigaina scrittore ha dedicato alla laguna di Grado.
Artista, dunque, dai molteplici linguaggi, Zigaina, di cui il presente catalogo propone 61 tavole a colori, che coprono un arco temporale che va dal 1946 al 2003.
I testi critici ripercorrono anche la carriera di Giuseppe Zigania, la sua amicizia con Pier Paolo Pasolini, con cui è ritratto durante le riprese di “Medea”, nella laguna di Grado appunto.
Il periodo pittorico qui riportato, va da un figurativo di marcato impegno sociale, via via verso esiti sempre più astratti, in cui il paesaggio è trasfigurato, se non dilaniato, attraverso una ricerca del tutto soggettiva di raffigurare una sorta di angoscia primordiale, che grava sul mondo e sulle cose, in una sospensione antecedente il Tempo, Caos primigenio da cui tutto diviene.
Ne scaturisce una tavolozza ricca di contrasti, in cui le tinte della natura, della campagna friulana sono sempre presenti, ad attestare una mai negata necessità, in Zigaina, di riferimenti e spunti figurativi, malgrado l’oggetto ritratto subisca, soprattutto nell’ultimo periodo, una quasi completa disgregazione, trasformandosi unicamente in luce, ombra, chiaroscuro o accecante divampare di forme cosmiche e ancestrali.
Non manca neppure un marcato autobiografismo nella titolatura delle tele, come ad esempio in “Mio padre e l’ariete n.3” – 2003 – che chiude il catalogo. Ricerca delle origini, forse potremmo dire, attraverso uno sguardo che si fa mitologizzante, più che storico.
Lo sguardo di Zigaina sul Mondo è altissimo, profondo e competente, laddove, per competenza, si può intendere la capacità del soggetto di filtrare il reale, e di ridonarlo secondo stili e linguaggi capaci di divenire universali.
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