Eterna Danza nell’Oscurità: Viaggio nel Respirare Profondo e nella Meditazione
Quando il sonno sfugge, e sei lì a inseguire un riposo che i pensieri sfilano di mano, trascinato verso i ricordi più lontani, fai conti oscuri di anni e giorni, osservi come le decadi sfreccino via, veloci come freccette verso la fine. La vita, breve e ingannevole. A quel punto, un’angoscia avvolge tutto, un abbraccio oscuro del destino, del corpo che vorresti sfuggire. Ma non puoi. Respiri, chiudi gli occhi, e cerchi un barlume di luce nel buio del tuo Io, fissandolo, respirando. Conti i respiri, sempre più lunghi, inspiri, espiri, sprofondando in un rituale ossessivo. Respirare, respirare, respirare. Infine, i respiri si disperdono nel silenzio, ma sei tu ad essere contato, cullato, placato, mentre il mondo intorno a te sprofonda in un abisso insondabile. In questo caos notturno, il confine tra realtà e sogno si sgretola, e tu rimani imprigionato in un limbo di incertezza, consapevole che la tua esistenza è solo una fugace danza nell’oscurità eterna.
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