Al vertice di questa piramide, risiede un’élite che si sente diversa dalla base, che non si identifica con essa e che disprezza, ma che interpella in campagna elettorale, la interpreta e la fa sentire ascoltata, rappresentata, protetta, magari partecipe di qualcosa di significativo col palliativo del voto.
Figure carismatiche fanno sì che la base si senta guidata e protetta, assimilata in un disegno ampio e egualitario, vendono agli sprovveduti speranze entusiasmanti per farle poi dimenticare.
«Abbiamo sotto i nostri occhi un fenomeno macroscopico – afferma Luciano Canfora la denigrazione del popolo, un disdegno per di più riservato al popolo da parte della Sinistra – o ci ciò che ne resta –, la quale usa la parola “populismo” come accusa contro i propri avversari, rei di amoreggiare con il popolo». Questo il punto di partenza del suo ultimo libro, pubblicato da Laterza, La democrazia dei signori: un pamphlet puntuto, in cui la più stringente attualità è posta sotto una lente critica spietata. «È evidente che la democrazia che hanno in mente le élite dominanti è una democrazia di persone che si distaccano dal popolo e si considerano superiori a esso».
Non solo “populismo”. Spesso si muove anche l’accusa di sovranismo.
L’ordinamento costituzionale italiano si fonda, fin dal suo primo articolo, sul concetto che la sovranità appartiene al popolo: com’è potuto accadere che i concetti di “popolo” e “sovranità” presenti nell’articolo fondante della Costituzione italiana si siano trasformati in concetti denigratori? Oltre alla separazione fra popolo ed élite, c’è un altro elemento: la ex-Sinistra non ha più alcuna idealità connessa alla sua origine di movimento dei lavoratori. L’ex-Sinistra ha in testa un’unica idea: l’europeismo, ossia la delega di gran parte del potere decisionale a organismi per nulla elettivi e soprattutto separati, lontani e onnipotenti. A partire da tale delega, la sovranità è divenuta un ingombro e chi si richiama a essa è considerato un avversario. La Destra italiana, con le sue idee ripugnanti, ha buon gioco a richiamarsi alla sovranità e a reclamare il tradimento del popolo da parte della ex-Sinistra. (https://www.laterza.it/2022/05/25/la-sinistra-e-il-popolo-tradito/).
Nella Società amministrata, dove il profitto detta legge anche in politica, dove la tecnologia prende decisioni al posto degli uomini, la popolazione non serve più, è diventata superflua in quanto non legata alla produzione che è venuta meno in nome di una economia del fittizio, e vecchi valori umanistici, come etica e persona, sono superati.
In questa Società è inevitabile che il livello di coinvolgimento politico della popolazione decada, così come la fiducia civica, un capitale che nella popolazione italiana è pressoché azzerato.
Vorremmo finire con le parole di J. G. Ballard, che fa dire, a un suo personaggio, nel suo romanzo Millennium People (Feltrinelli, 2004): «Che succede se alla gente piace come stanno le cose? Forse sono felici di essere truffati.»
Marco Rizzo Se fai video sui social che portano alla morte di un bimbo di 5 anni nessun problema, se parli di guerra o di big pharma vieni bloccato. Bella società…
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