Libro Taschen sulla storia della sedia di design
In questo libro Taschen sulla storia della sedia di design – oggetto capace di generare relazioni sociali, di intessere legami con l’ambiente circostante, di esprimere metafore e discorsi retorici – abbiamo una vasta panoramica sulla storia della sedia e sui suoi maggiori e più influenti disegnatori. La sedia, così intesa, non è un solo oggetto funzionale, ma – al contrario – è anche un costrutto sociale, politico, retorico, ideologico, in grado di reggere, fare discorsi attraverso i materiali, il design, i colori, le scelte estetiche e decorative che rimandano a una chiave di lettura sul sistema in cui l’oggetto è inserito. Oggetto complesso, la sedia, rispetto al quale l’atto del semplice sedersi non è – sempre – il principale problema con cui si sono cimentati i più grandi architetti disegnatori di sedie. Costoro – tra cui Mies van der Rohe e Peter Smithson – ben lungi dal considerare la sedia soltanto dal punto di vista ergonomico, funzionale, l’hanno disegnata pensando alla città, alla loro visione di città, quasi essa – la sedia – fosse una sintesi microscopica della città, della città una riduzione concettuale.
La sedia riepiloga in sé le fasi culturali e ideologiche – soprattutto a partire dal XIX secolo – della Nostra società, le sue credenze politiche, il suo gusto estetico, la sua concezione dei rapporti gerarchici. Questi ultimi sono ben espressi negli uffici, nei luoghi di lavoro. Il design di sedie da ufficio ha saputo – appunto – elaborare una gamma di prodotti sempre finalizzati all’inserimento in un sistema molto complesso, quello dei luoghi di lavoro, dove sempre più normative sono le regole su sicurezza e salute, tenendo in considerazione quelle rispetto al grado gerarchico. Un notevole sviluppo al design di sedie è stato generato dallo studio di sedie da ufficio, e per la ricerca di soluzioni ergonomiche sempre più sofisticate, e per l’impiego di materiali industriali altamente tecnologici.
Le interazioni complesse indotte dal mercato e dal design della sedia, hanno spinto alcuni disegnatori ad abbandonare lo studio di linee d’avanguardia per una ristretta cerchia di clienti abbienti e “illuminati”, per dedicarsi alla ricerca di prodotti su scala industriale. E’ con l’avvento dell’industrializzazione che costoro hanno tentato di fare uscire la sedia dal campo dell’artigianato, rendendola un oggetto di design. Grazie alle nuove tecnologie di produzione, e del trattamento dei materiali, fu possibile produrre i modelli in gran numero, e la standardizzazione dei metodi di fabbricazione portò a una semplificazione della forma e della struttura.
Oggi, il design della sedia si è orientato verso una sempre maggiore stilizzazione delle linee, tendenti alla leggerezza, e a un uso onesto dei materiali, oltre che a una politica dei prezzi che difficilmente sfugge all’occhio – sempre più consapevole e addestrato – dell’acquirente. Il design – ormai – nel bene e nel male è sotto gli occhi di tutti; tutti, più o meno, siamo dei consumatori di design, in quanto esso è entrato prepotentemente nelle Nostre vite, attraverso i generi di largo consumo. Un Volume come questo, molto importante, ci permetterà di verificare le Nostre conoscenze in materia, di apprezzare le sedie che del design hanno segnato la storia, di affinare il Nostro gusto, ormai pericolosamente messo a rischio da tanto, troppo design a volte di cattiva qualità.
poltrona – Ettore Sottsass

 

CHARLOTTE & PETER FIELL
Libro Taschen sulla storia della sedia di design
“1000 CHAIRS”
Taschen, 2005

 

©, 2008

 

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