Robert Chalmers una fuga nel nulla e il giro del mondo
FUGA NEL NIENTE
Una fuga dal nulla, per fare il giro del mondo e trovare se stesso, a costo di perdere tutte le prerogative di una vita di successo, basata sul cinismo e il poco rispetto degli altri. Chalmers ci mette a contatto, con tono pacato, incalzante, anche se forse eccessivamente descrittivo, con la vita interiore di un manager, che decide di buttare alle ortiche tutto quello che possiede, colto da un insight, da un raptus distruttivo che tanta altra grande letteratura ha in passato celebrato, vedasi Lo Straniero di Camus e I Sotterranei del Vaticano, di Gide. Lo stile di questo scrittore richiama la tradizione anglosassone, forse un Dickens, non di certo Wilde, anche se a volte lo soccorre lo humor, un po’ troppo tetro per essere paragonato a quello di Oscar, ma più vicino al Rancid Alluminium di James Hawes. Il razzismo del protagonista è basato su un pensiero piatto e poco intelligente, su preconcetti abbastanza stupidi, che ne fanno una macchietta noir pienamente riuscita. Le tappe di questo viaggio nel nulla si avvicendano con ampie e notturne descrizioni di città, e di personaggi improbabili che ricordano Irwin Shaw in Lavoro di Notte. Un libro da leggere a piccole dosi giornaliere. Robert Chalmers una fuga nel nulla e fare il giro del mondo
©, 2006

 

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