Ad Atene Grecia una persona di sessantacinque anni è morta durante le proteste a piazza Syntagma
LA CRISI E’ UN BUON SALVACONDOTTO PER APPLICAZIONI RAGIONEVOLMENTE SCANDALOSE
Nel 2007 usciva un libro di Naomi Klein “Shock Economy” una denuncia dell’utilizzo tecnico-strumentale delle crisi economiche.
Quel libro va riletto per vedere somiglianze e differenze con quanto sta succedendo ora in Europa.
Alcuni think-tank rendono più commestibile la pillola rivestendola di pensieri zen: “Cogliete l’attimo! La crisi è una risorsa, è occasione di cambiamento!”
Perché queste perle di sapienza orientale?
Forse non abbiamo mai vissuto crisi e così l’Oriente può aiutarci?
Ma se l’Occidente porta la crisi fin dentro il suo stesso nome, occasus significa infatti tramonto. E di tramonto, infatti, parla il più antico scritto sapienziale dell’occidente, il frammento di Anassimandro (VII sec a.C.):
Là dove le cose hanno il sorgere devono anche tramontare, secondo necessità, pagando reciprocamente l’ingiustizia, secondo l’ordine del tempo.
In questo momento abbiamo a che fare con diversi fenomeni legati alla crisi: fallimenti, protesti, cassa integrazione, cortei, aumento di tasse, truffe.
Per i giornalisti sono notizie, per i tecnici materiale di indici oggettivi per cogliere scientificamente la crisi.
Poi, scienza e notizia vengono mixate nei programmi televisivi di approfondimento, dove troviamo l’immancabile maschera paonazza di una persona che urla per strappare l’applauso.
In tempi di crisi, l’applauso è un criterio di verità, la verità una opinione forte, la discussione uno spettacolo.
Per i guru della parola, l’etica del singolo è una tabula rasa, che la sera si riempie e la mattina si svuota e ritorna a riempirsi la sera.
Scriveva Delio Cantimori:
Quando la filosofia vuole agire con la suggestione e la seduzione e si abbandona al rapimento e all’entusiasmo, il filosofo scende al livello del taumaturgo e dell’ipnotizzatore e tutti sanno quanta ciarlataneria e quanto istrionismo son necessari a quel mestiere.
Oggi, il pensiero è sollecitato a rinunciare alle proprie virtù .
Sarà una coincidenza, ma è la culla della filosofia e della democrazia, la Grecia, a essere maggiormente in pericolo.
Sono i cittadini greci a subire il primo devastante urto.
Ad Atene, una persona di sessantacinque anni è morta durante le proteste a piazza Syntagma.
Era scesa a protestare contro funzionari che eseguono gli ordini di un imperatore senza corpo né volto, scandendone l’ultimatum: “O così o fuori dall’Europa!”
La Grecia fuori dal luogo che porta un nome greco!
Fuori dall’Europa la Grecia che a Maratona e a Salamina ha sconfitto chi voleva cancellare la libertà per imporre sudditanza!
Spiritualmente, l’ateniese morto a piazza Syntagma appartiene a quell’esercito vittorioso. Piazza Syntagma crisi in Grecia

Ad Atene Grecia una persona di sessantacinque anni è morta durante le proteste a piazza Syntagma

©, 2012
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